Secondo il report del 2024 di IBM sul costo delle violazioni di dati, il costo medio di una singola violazione di dati ha raggiunto il massimo
La differenza principale tra la gestione delle identità e degli accessi (IAM) e la gestione degli accessi privilegiati (PAM) è che la IAM gestisce chi può accedere e a quali risorse, mentre la PAM protegge l’accesso alle informazioni sensibili. Inoltre, i sistemi IAM hanno a che fare esclusivamente con l’identità degli utenti, mentre il sistema PAM, monitorando le identità degli utenti con accesso ai dati privilegiati, rientra nella categoria IAM.
Continua a leggere per scoprire di più su IAM e PAM, le loro differenze principali e quando implementarle.
In cosa consiste la gestione delle identità e degli accessi (IAM)?
La gestione delle identità e degli accessi (IAM) aiuta le organizzazioni a gestire quali dipendenti possono accedere a determinati sistemi e risorse. La gestione IAM si concentra sull’identificazione degli utenti attraverso le credenziali di accesso, sul controllo degli accessi in base ai ruoli e sulla concessione degli accessi ai sistemi secondo determinate autorizzazioni. Pensa alla IAM come a una sorta di badge identificativo, passandolo su un lettore, puoi accedere agli ingressi e alle stanze di un edificio in cui ti è consentito entrare.
In cosa consiste la gestione degli accessi privilegiati (PAM)?
La gestione degli accessi privilegiati (PAM) è un sottoinsieme della IAM che monitora gli accessi ai dati aziendali sensibili. Poiché le informazioni sensibili delle organizzazioni, tra cui anche le risorse IT o i libri paga, vengono gestite tramite gli account con privilegi, la gestione PAM ha il compito di monitorare le attività di tali account applicando controlli di sicurezza più rigorosi rispetto a quelli previsti per gli utenti standard. Senza PAM, se la tua organizzazione subisce una violazione dei dati, le informazioni più critiche potrebbero essere divulgate e utilizzate dai cybercriminali. Se la gestione IAM può essere paragonata a un badge identificativo, allora la PAM è come una scheda che permette di accedere a una stanza contenente informazioni confidenziali.
IAM vs PAM: 3 differenze principali
Nonostante la PAM sia un sottoinsieme della IAM, vi sono diverse differenze fondamentali tra i due sistemi di gestione degli accessi.

1. La IAM gestisce l’identità degli utenti, mentre la PAM controlla gli accessi con privilegi
Una delle principali differenze tra IAM e PAM riguarda la specificità degli utenti gestiti, infatti, la IAM si concentra sull’identità degli utenti, mentre la PAM si concentra solo sugli account con privilegi. La IAM presta maggiore attenzione all’identità degli utenti e ai loro ruoli all’interno di un’organizzazione, analizzando fattori come chi è l’utente, a quali sistemi dovrebbe avere accesso e come potrà accedervi. Ad esempio, la IAM garantisce che tutti i membri di un’organizzazione possano accedere alle risorse necessarie allocate in una determinata posizione e/o durante un certo lasso di tempo, ad esempio, durante l’orario lavorativo.
La PAM gestisce e monitora gli accessi degli utenti con privilegi ai sistemi critici, dando la priorità agli account con autorizzazioni di livello superiore, come gli amministratori o i membri del team IT. Con la PAM, le organizzazioni sono in grado di controllare quali dipendenti possono accedere tramite accesso privilegiato, per quanto tempo possono accedere ai sistemi sensibili e cosa possono fare mentre hanno accesso. La PAM mantiene uno stretto controllo sugli account con privilegi grazie alla potenza dei sistemi e alle risorse che gestiscono, aiutando a impedire eventuali violazioni di dati particolarmente sensibili.
2. La IAM offre un ampio controllo sugli accessi, mentre la PAM si concentra sui permessi di accesso più elevati
La IAM fornisce e gestisce gli accessi per tutti gli utenti di un’organizzazione, offrendone un controllo maggiore rispetto alla PAM, che si concentra invece sugli account con privilegi. Inoltre, la IAM garantisce che tutti gli utenti dispongano delle autorizzazioni corrette per svolgere le proprie mansioni in modo efficace, senza dare necessariamente priorità a coloro che dispongono di account con privilegi.
La PAM monitora gli accessi degli utenti con account amministrativi di alto livello, limitando chi può accedere ai sistemi sensibili e applicando controlli rigorosi su cosa gli utenti possono fare con le informazioni sensibili. Con la gestione PAM, le organizzazioni possono monitorare come vengono utilizzati gli accessi con privilegi attraverso funzionalità di sicurezza come l’accesso Just-In-Time (JIT), che consente agli utenti di accedere ai sistemi sensibili solo per un periodo di tempo specifico per completare determinate attività.
3. La IAM offre un’ampia visibilità sugli accessi, mentre la PAM tiene traccia delle attività degli utenti
Se la IAM è come un negozio con merci di prezzi diversi, è la PAM che consente di accedere ai prodotti di maggiore valore, come accade per i gioielli più costosi che vengono tenuti all’interno di una teca chiusa a chiave. La IAM offre alle organizzazioni una visibilità globale su tutti i dipendenti, i sistemi, gli accessi e i permessi. Ad esempio, la IAM può essere utilizzata per verificare se un dipendente ha accesso a un’app specifica e garantire che tutti abbiano accesso alle informazioni generali necessarie in base al loro ruolo all’interno dell’azienda.
La PAM offre una panoramica più dettagliata e un audit delle attività degli utenti con privilegi. Ad esempio, la PAM viene utilizzata per monitorare le attività dei team IT e degli amministratori di sicurezza delle organizzazioni. La PAM tiene traccia di ciò che ciascun amministratore sta facendo con i propri permessi con privilegi dal momento che i dati e i sistemi a cui ha accesso sono più sensibili rispetto a quelli a cui i dipendenti standard possono accedere in base al loro ruolo.
IAM vs PAM: quando implementarle
In genere, le organizzazioni devono implementare sia la IAM che la PAM, a seconda dei tipi di utenti e dati di cui dispongono.
Quando implementare la IAM
Le organizzazioni dovrebbero implementare la IAM negli scenari di seguito.
- Gestione generale degli accessi degli utenti: la IAM deve essere implementata per determinare chi può accedere a risorse specifiche all’interno di un’organizzazione, indipendentemente dal fatto che questa sia nuova o in rapida crescita. Con la IAM, è possibile controllare quali utenti hanno determinati tipi di accesso, riducendo il rischio che si verifichino violazioni di dati.
- Gestione degli accessi degli utenti su vasta scala: se la tua organizzazione ha una vasta gamma di utenti che devono accedere a sistemi diversi, la IAM può aiutare ad assegnare le autorizzazioni in base all’identità degli utenti su larga scala. Questo assicura che ogni utente abbia accesso ai sistemi corretti, riducendo al contempo il rischio che vengano commessi errori umani durante l’aggiornamento manuale dei permessi.
Quando implementare la PAM
Le organizzazioni dovrebbero implementare la PAM negli scenari di seguito.
- Controllo, monitoraggio e verifica degli accessi con privilegi: se la tua organizzazione deve limitare chi può utilizzare gli account con privilegi, monitorare le attività degli utenti con accesso privilegiato e verificare la loro attività, è necessario implementare la PAM. Questo assicura che solo gli utenti autorizzati possano accedere alle informazioni sensibili e consente di ottenere un log delle attività nei sistemi più sensibili.
- Monitoraggio e audit delle attività degli utenti con privilegi più elevati: gli utenti con privilegi più elevati hanno accesso ad alcune delle informazioni aziendali più importanti, implementare la PAM può aiutare a tenere traccia e rivedere ciò che viene fatto. La PAM garantisce che gli utenti con privilegi svolgano attività autorizzate fornendo una visibilità in tempo reale sulla loro attività e consente l’applicazione di audit trail.
Sia la IAM che la PAM sono importanti per la sicurezza informatica
Non si tratta di sapere quale sia la soluzione migliore per proteggere la tua organizzazione: la IAM e la PAM sono entrambi essenziali e devono coesistere per consentire la migliore gestione degli accessi per tutti gli account. Una volta capito in cosa consistono la IAM e la PAM e come possono interagire, è necessario investire nelle soluzioni più adatte alla propria organizzazione, come KeeperPAM®. Con KeeperPAM, puoi implementare la gestione degli accessi privilegiati attraverso un’architettura cloud zero-trust facile da usare e su larga scala a livello aziendale.
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