KeeperPAM® VS CyberArk: soluzioni PAM a confronto
Passa a KeeperPAM per una soluzione PAM moderna e zero-knowledge che offre una visibilità completa, il controllo degli accessi e integrazioni perfette.
Passa a KeeperPAM per una soluzione PAM moderna e zero-knowledge che offre una visibilità completa, il controllo degli accessi e integrazioni perfette.

L'infrastruttura di sicurezza di Keeper si basa su un'architettura zero-knowledge e zero-trust che garantisce che tutte le operazioni di crittografia e decrittografia avvengano esclusivamente sul dispositivo dell'utente, senza che Keeper acceda ai dati dei clienti.
Con una solida crittografia end-to-end, controlli degli accessi basati sui ruoli e una perfetta integrazione con i framework di sicurezza aziendali, Keeper offre una piattaforma altamente sicura ed efficiente per proteggere gli accessi privilegiati e le risorse sensibili.
Keeper distribuisce e sincronizza le sue cassette di sicurezza tra i client e si occupa di crittografare e decrittografare i dati in modo sicuro a livello locale. Ciò garantisce che i dati non siano mai esposti alla rete e che la cassetta di sicurezza di Keeper rimanga disponibile per gli utenti anche quando sono offline.
La tecnologia di sicurezza di Keeper è convalidata per gli ambienti più sensibili, in quanto è ha le autorizzazioni FedRAMP e GovRAMP, oltre a possedere una gamma completa di certificazioni leader del settore.
CyberArk, pur essendo un provider PAM ampiamente riconosciuto, presenta diverse limitazioni architettoniche che gli impediscono di essere la soluzione più sicura ed efficiente per le aziende moderne.
CyberArk ha accesso ai dati crittografati degli utenti, il che significa che non è zero-knowledge.
CyberArk si basa su un'unica cassetta di sicurezza centrale che gestisce tutte le operazioni di crittografia e decrittografia. Affinché il sistema funzioni, la cassetta di sicurezza deve essere sempre online; inoltre, si basa sulla rete per proteggere i dati durante la trasmissione al client. Questa dipendenza crea un potenziale unico punto di vulnerabilità per i clienti.
CyberArk PAM è noto per dare problemi di prestazioni lente, perché la sua esecuzione dipende fortemente dalla stabilità e dalla velocità della rete. Qualsiasi latenza o interruzione della rete può influire in modo significativo sulla reattività delle sessioni remote, con il risto di tradursi in frustrazione per gli utenti che dipendono da un accesso tempestivo alle risorse privilegiate.
La soluzione PAM di CyberArk è nota per l'elevato carico operativo e i costi elevati della licenza premium, che possono rappresentare degli ostacoli in termini di agilità e scalabilità. La sua architettura può essere rigida e complessa da gestire, il che la rende meno adattabile agli ambienti di sicurezza incentrati sul cloud e in rapida evoluzione di oggi.
KeeperPAM offre un'eccezionale scalabilità grazie alla sua architettura nativa per il cloud e all'integrazione con IdP, SSO e centinaia di altre soluzioni di sicurezza e DevOps.
KeeperPAM centralizza e protegge l'accesso ai sistemi critici per tutti i provider cloud, le infrastrutture locali, le applicazioni SaaS e i carichi di lavoro con una piattaforma unificata, riducendo la dipendenza da strumenti diversi man mano che l'organizzazione si espande.
Grazie all'automazione, KeeperPAM riduce significativamente la possibilità di errori umani gestendo e adattando gli accessi privilegiati in base a policy basate sui ruoli, garantendo così che l'accesso sia esattamente in linea con le esigenze di ciascun utente. Le funzionalità come l'accesso Just-In-Time (JIT), il solido controllo degli accessi basato sui ruoli (RBAC) e la rotazione delle credenziali migliorano ulteriormente la sua adattabilità.
Le funzionalità di accesso remoto sicuro per i team distribuiti, insieme all'unificazione di prodotti IAM essenziali come Keeper Connection Manager, Keeper Secrets Manager e il Gestore di password aziendali, offrono una soluzione economica e facile da usare che garantisce che la tua strategia PAM possa evolversi senza problemi insieme all'organizzazione.
Cyberark's offre una piattaforma che richiede un significativo investimento iniziale e costante, ad esempio per la configurazione dell'infrastruttura, il personale specializzato e i diversi tipi di licenza disponibili. Una valutazione del ROI diventa difficile, soprattutto quando si integrano nuove capacità cloud che spesso richiedono prodotti e servizi aggiuntivi per la piena funzionalità.
CyberArk è complesso da implementare e richiede quasi sempre dei servizi professionali. Secondo il riepilogo finanziario di CyberArk, circa il 21% dei suoi ricavi proviene da "Manutenzione e servizi professionali", e gli aggiornamenti principali potrebbero richiedere costosi servizi aggiuntivi.
Questa complessità di configurazione può gravare sui team IT, distogliendo risorse dalla protezione degli accessi per la gestione di implementazioni complicate.
KeeperPAM combina la gestione delle password aziendali, la gestione delle chiavi segrete, la gestione delle connessioni, l'accesso alla rete zero-trust, l'isolamento remoto del browser e un piano di controllo degli accessi basato su cloud in una piattaforma unificata.
Per implementare KeeperPAM, le organizzazioni devono solo distribuire la cassetta di sicurezza con SSO ed eseguire il provisioning tramite SCIM, SAML o AD. Da lì, gli amministratori impostano le policy e installano un gateway leggero e containerizzato negli ambienti di interesse. Non sono necessari aggiornamenti del firewall, modifiche all'ingresso o agenti, il che elimina la complessità on-premise. Gli amministratori possono anche generare una sandbox istantanea con il semplice clic di un pulsante.
CyberArk è un'architettura complessa, multicomponente e costosa, la cui implementazione e manutenzione sono difficili.
A seconda delle funzionalità che utilizzi, potrebbero essere necessari anche l'accesso web alla cassetta delle password (PVWA), un gestore centralizzato degli accessi (CPM), un gestore delle sessioni privilegiate (PSM) o un PSM per SSH (PSMP), la cui installazione e manutenzione devono avvenire separatamente. Le organizzazioni di solito dispongono di personale dedicato esclusivamente alla manutenzione di CyberArk.
Keeper Secret Management, parte di KeeperPAM, è una piattaforma zero-knowledge basata su cloud e completamente gestita per proteggere le chiavi segrete dell'infrastruttura, quali chiavi API, password dei database, chiavi di accesso, certificati e qualsiasi tipo di dato riservato.
Grazie alla facile implementazione e alla perfetta integrazione con gli strumenti DevOps, Keeper elimina la necessità di un'infrastruttura complessa, garantendo i massimi livelli di crittografia end-to-end.
Le politiche di rotazione, gestione delle versioni e scadenza automatizzate di Keeper migliorano la sicurezza senza la necessità di interventi manuali. La sua interfaccia intuitiva e l'automazione basata su API rendono la gestione delle chiavi segrete semplice, scalabile e sicura per gli ambienti cloud, ibridi e on-premise.
Combinando le password e le chiavi segrete in un'unica interfaccia utente intuitiva, gli amministratori IT possono gestire facilmente criteri complessi e creare report dettagliati.
Lo strumento di gestione dei segreti di Cyberark's, Conjur, è pesante in termini di infrastruttura ed è progettato per proteggere le identità delle macchine, mentre Workforce Password Manager (WPM) è più leggero ma richiede comunque la configurazione delle credenziali degli utenti umani. Entrambi sono necessari e hanno scopi diversi: Conjur per l'automazione DevOps e WPM per la gestione delle password della forza lavoro
Conjur è basato su una complessa architettura on-premise che spesso richiede un'infrastruttura significativa, tempi di configurazione notevoli e una manutenzione continua.
Ad esempio, se un team DevOps vuole proteggere le chiavi segrete utilizzate nelle pipeline di Jenkins, deve predisporre e gestire i server Linux, installare e configurare i servizi Conjur, impostare integrazioni sicure come LDAP e Jenkins, scrivere manualmente i file di policy e garantire un'elevata disponibilità. Il progetto richiede diverse settimane o addirittura mesi, coinvolge i team dell'infrastruttura IT e necessita di una formazione specializzata e di servizi professionali.
Con Keeper Secrets Manager, lo stesso team DevOps crea semplicemente una nuova voce, genera una chiave API e la inserisce nella pipeline Jenkins utilizzando il plugin nativo di Keeper. Non c'è nessuna infrastruttura da gestire, nessun server da mantenere e non è richiesta alcuna codifica.
L'approccio di CyberArk all'automazione e alla rotazione delle chiavi segrete è rigido, il che porta a inefficienze nei cicli di sviluppo dal ritmo accelerato. L'esperienza utente è meno intuitiva, quindi l'adozione risulta più impegnativa per i team di sviluppo.
Una delle soluzioni principali di KeeperPAM è un gestore delle password aziendali basato su cloud che fornisce un accesso sicuro tramite interfaccia web, plug-in del browser, app mobili e app desktop. Gli amministratori hanno il pieno controllo e la possibilità di generare report tramite la console di amministrazione, mentre il provisioning degli utenti può essere automatizzato con SCIM.
Gli utenti possono archiviare, gestire e condividere in modo sicuro password, chiavi d'accesso, file e altri dati sensibili su tutti i dispositivi e sistemi operativi. Più di 300.000 recensioni a 5 stelle ne dimostrano la facilità d'uso apprezzata da tutti gli utenti, non solo dai team IT.
Cyberark's prevede un design pensato principalmente per gli amministratori IT, il che rappresenta una sfida per gli utenti senza un solido background tecnico. Questa difficoltà risulta evidente nelle recensioni negative degli utenti, che spesso mettono in luce problemi di facilità d'uso.
CyberArk non offre applicazioni desktop per gli utenti finali e non supporta Mac o Linux.
CyberArk non dispone di funzionalità avanzate di compilazione dei moduli, come la compilazione automatica degli indirizzi o dei dettagli di pagamento.
A differenza del Gestore di password Keeper Enterprise, CyberArk non offre piani familiari gratuiti per ogni utente aziendale.
Gli ingegneri di Keeper comprendono i creatori originali di Apache Guacamole e sono esperti nei protocolli di sessioni remote basati su browser che coprono SSH, RDP, VNC, HTTPS, MySQL, PostgreSQL, SQL Server e altro ancora. Keeper ha sviluppato Keeper Connection Manager, che ottimizza Apache Guacamole con installatori aziendali, connessioni dirette al database e funzionalità avanzate. La dedizione di Keeper all'espansione delle funzionalità uniche della sua offerta distingue KeeperPAM dalle altre soluzioni PAM.
I componenti principali del PAM di CyberArk's, come il gestore delle sessioni privilegiate e l'accesso web alla cassetta delle password, si basano su tecnologie Microsoft quali Windows Server, Remote Desktop Services e IIS. Questi componenti richiedono un'infrastruttura basata su Windows e patch regolari, il che aggiunge complessità operativa. È basato su uno stack che dipende da sistemi aziendali legacy, che non sono in linea con le moderne preferenze per le soluzioni native per il cloud. Le organizzazioni devono affidarsi a CyberArk per gestire e aggiornare questi componenti in modo sicuro nel tempo.
CyberArk non offre la flessibilità e l'innovazione open-source supportate da Guacamole, il che rende la personalizzazione e l'adattamento più difficili.
*Dati al 17 aprile 2025
*Keeper è completamente zero-knowledge e non può accedere agli ambienti dei clienti. | Dati al 17 aprile 2025
*Dati al 17 aprile 2025
KeeperPAM offre un'architettura di sicurezza più moderna e semplice rispetto a CyberArk, offrendo la crittografia zero-knowledge e una vera architettura zero-trust. A differenza di CyberArk, che richiede una cassetta di sicurezza online centralizzata che rappresenta un unico punto di vulnerabilità, KeeperPAM garantisce che tutta la crittografia e la decrittografia avvengano sul tuo dispositivo, il che significa che Keeper non ha mai accesso ai dati archiviati. KeeperPAM offre un'automazione avanzata per la rotazione delle chiavi segrete, la gestione delle sessioni e l'auditing, offrendo così una maggiore sicurezza con un carico amministrativo minimo. CyberArk, pur essendo una solida soluzione legacy leader di settore, si basa su implementazioni più complesse e manca del livello di agilità e scalabilità richiesto dalle aziende moderne.
Per le piccole e medie imprese, KeeperPAM è una soluzione migliore, per via della sua architettura nativa per il cloud e senza agenti, che semplifica l'implementazione e riduce la necessità di infrastrutture complesse. Offre una scalabilità conveniente e un'interfaccia intuitiva e facile da usare, che facilita la gestione della sicurezza per i team più piccoli senza richiedere competenze specialistiche. Al contrario, il design di CyberArk è eccessivamente complesso e richiede molte risorse per le piccole imprese, con costi più elevati e requisiti infrastrutturali più impegnativi.
KeeperPam offre funzionalità di gestione degli accessi privilegiati simili a quelle di CyberArk, tra cui l'archiviazione sicura delle credenziali, la gestione delle sessioni e i controlli degli accessi basati sui ruoli. Tuttavia, KeeperPam si distingue per la sua architettura senza agenti e nativa per il cloud e per la crittografia zero-knowledge, che garantisce la crittografia dei dati sul dispositivo dell'utente senza alcun accesso da parte di Keeper. Rispetto a CyberArk, KeeperPAM offre un'implementazione semplificata e una soluzione più scalabile per le aziende che cercano agilità senza la complessità dei sistemi legacy.
KeeperPAM è nativo per il cloud e senza agenti; inoltre, offre un'implementazione semplificata e una scalabilità più rapida senza la necessità di hardware on-premise o VPN. Al contrario, CyberArk si basa su un approccio più legacy, on-premise o ibrido, che coinvolge un'infrastruttura complessa e componenti aggiuntivi.
KeeperPAM fornisce la registrazione delle sessioni, in modo simile a CyberArk, consentendo un controllo e un monitoraggio dettagliati delle sessioni di accesso privilegiato. KeeperPAM acquisisce le attività della sessione, quali le sequenze di tasti e i comandi, e le archivia in modo sicuro per la revisione, garantendo la conformità e migliorando la sicurezza. KeeperPAM supporta l'isolamento del browser remoto, che consente alle organizzazioni di isolare le attività di navigazione web con la registrazione completa della sessione. KeeperAI può anche monitorare l'attività della sessione in tempo reale e bloccarla automaticamente se si verifica un'attività sospetta.
KeeperPAM si integra con centinaia di soluzioni IAM esistenti, offrendo una strategia completa grazie a funzionalità come l'integrazione Single Sign-On e i controlli degli accessi basati sui ruoli. KeeperPAM supporta l'amministrazione delegata, le policy di applicazione, il monitoraggio degli eventi, i registri di verifica personalizzabili, la reportistica e l'integrazione con le soluzioni IAM e SIEM esistenti.
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